Kutaisi, il Ponte Bianco, il Bazar e il "Central Park" locale

in hive-184714 •  18 hours ago 

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Kutaisi, fontana della Kolkide. Foto di proprietà dell'autore

Kutaisi è la terza città più importante della Georgia, dopo la capitale Tbilisi e la pittoresca Batumi, considerata come una specie di Dubai locale. Gli abitanti del capoluogo dell'Imerezia sono circa centocinquantamila (grossomodo come le nostre Rimini o Ravenna) e qui si trova anche un importante scalo aeroportuale servito dalle compagnie low cost.

Il numero di turisti non è paragonabile a quello delle due principali destinazioni georgiane, ma anche per le strade di Kutaisi non è infrequente scorgere zainetti, cappellini o comitive con il telefono in mano, pronte ad immortalare ogni angolo o elemento curioso capitato sotto gli occhi.

La vera differenza tuttavia sta nella possibilità di poter passeggiare tranquillamente per le vie del centro, senza essere importunati costantemente da venditori di gite in barca, escursioni o procacciatori di clienti per ristoranti ed altre attività commerciali. Dopo una settimana trascorsa a Tbilisi è un downgrade particolarmente apprezzato.

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Vista sul fiume Rioni dal Ponte Bianco, foto di proprietà dell'autore

E questo nonostante Kutaisi rimanga comunque una cittadina con molte meno attrazioni della capitale e che, ancora di più di quanto visto proprio a Tbilisi, tenda ad offrire sempre di meno man mano che ci si allontana dalla zona centrale.

Il primo impatto con la città l'abbiamo sperimentato il giorno stesso del nostro arrivo, quando dopo aver preso possesso della casa ed esserci dati una rinfrescata, siamo usciti a zonzo alla ricerca di qualcosa da mangiare. La prima cosa che conquista gli occhi di un nuovo visitatore è probabilmente la vista sul fiume Rioni dal Ponte Bianco.

Il ponte risale alla fine del XIX secolo e deve il suo nome al colore bianco delle pietre estratte dal fiume Rioni, utilizzate per la sua costruzione. E' interamente pedonale e nella pavimentazione ha inserite delle spesse lastre di vetro, che permettono di camminare guardando direttamente le acque che scorrono.

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Kutaisi, il bazar. Foto di proprietà dell'autore

All'inizio di una delle sue sponde, quella più vicina alla zona centrale, si trova la statua del "Bambino con cappello", la quale pare risalire ad una scena realmente accaduta in città: la leggenda vuole infatti che un ragazzino, non ancora adolescente, avesse rubato i cappelli di due nobili forestieri che stavano transitando per il ponte, tuffandosi poi nelle gelide acque del fiume per scappare.

Un'altra delle attrazioni della città è costituita dall'enorme bazar coperto, che ogni giorno, dalle prime luci dell'alba fino a tarda sera, vede transitare migliaia di cittadini e turisti tra i suoi banchi. Qui è possibile trovare praticamente ogni cosa conosciuta agli uomini, dalla frutta alla carne, dal pane alle spezie e al vino, passando per vestiti, scarpe, utensili per la casa, souvenir e molto altro.

I banchi sono almeno un centinaio, molti gestiti da graziose e sorridenti babushke che usano solo il russo come lingua "internazionale" per rivolgersi agli stranieri, ma sanno farsi intendere molto bene quando si arriva a parlare di soldi. Meglio evitare i primi banchi, generalmente più cari, ed addentrarsi nel cuore del mercato, dove frutta come pesche, albicocche, banane o pomodori viene venduta generalmente a 3 lari al chilo (circa 1 euro).

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Il Kutaisi Park, foto di proprietà dell'autore

Il vero cuore della cittadina imereta tuttavia è probabilmente rappresentato dal Kutaisi Park, bel polmone verde piazzato proprio nel bel mezzo del passaggio tra le varie zone che costituiscono il centro. Al suo interno si possono scorgere alberi di vario tipo, piante, fontane e statue commemorative di alcuni episodi molto importanti nella storia georgiana.

Viene considerato un po' il punto d'incontro dei giovani residenti la sera, assieme al muretto posto davanti ad una del scuole pubbliche adiacenti. Se i prezzi a Tbilisi erano mediamente più contenuti dei nostri, qui la situazione per chi ha in tasca della valuta straniera è se possibile ancora migliore.

Tenendo presente che l'Euro viene scambiato ormai a 3,18 Lari, ecco qualche esempio: il pane costa 1,3 Lari, la frutta, come detto, quasi tutta 3 Lari al chilo, il biglietto dei mezzi pubblici 1 Lari, capi di vestiario economici, come t-shirt o intimo, dai 3 ai 10 Lari.

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Fette di torta prese in pasticceria, foto di proprietà dell'autore

Il cibo pronto, dolce o salato, venduto nei chioschetti e nelle panetterie, ha un costo che varia da 1 Lari delle frittelle alla crema, ai 5 Lari del Khachapuri (sfoglia ripiena di uovo e formaggio), passando per i 2,5 Lari dei panini con hamburger di pollo o i 3-4 Lari del Kubdari, una specie di calzone, fritto o al forno, ripieno di carne di maiale e cipolle o riso e fagioli.

Capitolo di riguardonmeritano le pasticcerie, presenti ovunque in città e che vendono i propri dolci più piccoli, come bomboloni alla crema, éclair al cioccolato o panbrioche ad un prezzo di 1-2 Lari e le proprie torte un po' più sofisticate tra i 4 e i 6 Lari alla fetta. Una specie di paradiso dei golosi.

A domani per il resto dell'esplorazione.

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Vi sto seguendo con tanta curiosità anche in questa vacanza, e come sempre riuscite a scovare il lato positivo in tanti posti diversi dai nostri.
Non mi aspettavo fosse così piacevole la Georgia, è una bella scoperta!
Certo poi quei dolci a prezzi bassissimi potrebbero spingere una gran golosona a mettersi in viaggio solo per loro ahahaha!