Parco della Vittoria - A spasso per Yerevan (Parte IV)

Come si acquistano i biglietti del pullman a Yerevan? Con questo interrogativo ci siamo messi in strada al mattino per provare a raggiungere il Parco della Vittoria, il più grande della città e collegato con un sottopasso al complesso delle Cascate, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa.

La sua posizione panoramica e una distanza di quasi 5 chilometri da casa, ci ha fatto propendere per l'uso dei mezzi pubblici, soprattutto viste le temperature superiori ai 30 gradi, ma se siamo saliti a bordo fiduciosi di poter pagare all'autista direttamente il costo della corsa, come riportato sul sito web della compagnia, ci sbagliavamo di grosso.

L'uomo, che purtroppo non parlava una parola di inglese, ci ha fatto capire in lingua locale, accompagnata da quella internazionale dei gesti, che questa opzione non era disponibile e che avremmo dovuto servirci dell'apposita macchinetta. Che tuttavia si è categoricamente rifiutata di fare il suo lavoro con ben tre carte diverse.

_{Parco della Vittoria, memoriale dedicato alle vittime armene della guerra in Afghanistan. Foto di proprietà dell'autore}

Grazie all'aiuto di un ragazzo siamo riusciti a scaricare l'app ufficiale dei trasporti pubblici locali, che però ha clamorosamente rimbalzato il nostro tentativo di iscrizione in quanto possessori solo di una e-sim e non di un numero armeno vero e proprio. Come suggerito anche dal nostro amico, ci siamo accomodati senza pensare troppo alla storia, si vede che i controlli non devono essere così frequenti, specialmente nel week-end.

Non è nostra abitudine fare i portoghesi, ma di fronte all'impossibilità di acquistare il biglietto in qualsivoglia maniera non c'erano altre soluzioni. Nemmeno l'autista, che dovrebbe essere preposto ai primi controlli, se ne è preoccupato più di tanto e ci ha permesso di continuare la corsa, indicandoci pure quando scendere.

Se doveste capitare da queste parti, sappiate che i biglietti si possono acquistare prima di salire presso i gabbiotti che vendono le sigarette, al costo di 100 dram (circa 20 centesimi di euro). Viene rilasciato un QR code che dura tre giorni e deve essere scansionato, una volta saliti a bordo, presso la già citata macchinetta.

_{Una vista dei viali del parco. Foto di proprietà dell'autore}

L'ingresso del parco, come tutto il resto dei 33 ettari di superficie, è in stile puramente sovietico. Costruito nel 1950 per onorare tutti i caduti armeni della seconda guerra mondiale, Parco della Vittoria vede come principale attrazione l'imponente statua di Mother Armenia, alta 51 metri ed eretta per personificare tutti i combattenti armeni che hanno difeso la patria.

Ai suoi piedi è stato ricavato un piccolo museo gratuito, in buona parte dedicato anche alla delicata situazione del Nagorno-Karabakh, territorio appartenente geograficamente all'Armenia ma conquistato militarmente dall'Azerbaijan. Toccante vedere le facce di giovanissimi soldati, spesso a malapena maggiorenni, tra quelle delle vittime del conflitto.

Le guerre, causate solitamente dalla follia di pochi pazzi che governano, fanno schifo, da qualsiasi punto di vista le si guardi ed anche in questi giorni ne stiamo avendo drammatica riprova. Fortuna che a pochi passi dal museo, comincia l'area dedicata al Luna Park, con l'imponente ruota panoramica che promette di guardare il panorama dal punto più alto della città.

_{Foto di proprietà dell'autore}

Una visita molto interessante, sia per i contenuti storici o ludici, a seconda delle preferenze personali, ma anche ottima soluzione per riposare le orecchie dal frastuono cittadino, causato dalle centinaia di macchine che a tutte le ore affollano la strada.

E un po' di relax ci voleva, anche perché ad aspettarci a casa c'era una sorpresa poco piacevole: un foro nel bagno, corrispondente all'alloggiamento di un vecchio boiler, ha iniziato a spruzzare acqua in maniera selvaggia, inondando dappertutto. Fortunatamente l'acqua non è uscita dal bagno, defluita da un vecio canale di scolo della doccia ancora presente sul pavimento, ma non abbiamo potuto fare altro che chiamare i padroni di casa per la risoluzione dell'imprevisto.

Un po' più di cura negli impianti sarebbe stata auspicabile, ma gli imprevisti in una casa possono sempre capitare e non ci siamo lamentati più di tanto. Quello che proprio non ci è andato giù è stato il modo in cui è stata lasciata la casa, piena d'acqua e pedate che abbiamo dovuto pulire noi, prima di uscire.

_{Fontane colorate. Foto di proprietà dell'autore}

Un buon padrone di casa, in questi casi, non solo manda ovviamente qualcuno a riparare il danno, ma si prodiga anche di ripulire e consegnare la casa di nuovo in perfetto stato. Ce ne ricorderemo nella recensione, intanto ci godiamo la solita cena alla food court di SAS, che per circa tre euro a testa, acqua e pane compresi, è sempre un ottimo affare, nonché la passeggiata tra le fontane colorate.

Da lunedì sarà tempo di cominciare a pensare al prossimo spostamento, direzione Georgia, per ora rilassiamoci, sperando che gli imprevisti siano terminati.

_{Zuppa di pollo e patate ordinata da SAS per 900 dram (circa 2 euro). Foto di proprietà dell'autore}